Breve guida :L'amministratore di sostegno
- vanessa bargellini
- 27 dic 2024
- Tempo di lettura: 5 min
Aggiornamento: 7 gen

L'Amministrazione di sostegno è una misura di protezione destinata alle persone che, per effetto di un'infermità o di una menomazione fisica o psichica, si trovano nell'impossibilità, anche parziale o temporanea, di provvedere ai propri interessi: anziani, malati, disabili e soggetti affetti da dipendenze.
La durata dell'Amministrazione di sostegno può essere temporanea o permanente in relazione alle condizioni dell'interessato ("beneficiario").
Chi può richiederla
L'Amministrazione di sostegno può essere richiesta da uno dei seguenti soggetti:
Coniuge
Il coniuge o una persona stabilmente convivente
Familiari
I parenti entro il quarto grado o gli affini entro il secondo grado
Tutore o curatore
Il tutore o il curatore del beneficiario
Altri
Il beneficiario, il Pubblico Ministero o i responsabili dei servizi sociali e sanitari
Come richiederla
La domanda di Amministrazione di sostegno deve essere presentata al Giudice Tutelare del luogo dove il beneficiario ha la residenza o il domicilio.
Fasi di apertura dell'Amministrazione di sostegno
Di seguito le principali fasi necessarie per l'apertura dell'Amministrazione di sostegno:
Deposito della domanda
Presentazione della domanda di nomina (o ricorso) e della documentazione a supporto
Iscrizione a ruolo
Iscrizione della domanda nel registro della Cancelleria che produce l'identificativo della domanda (es. Numero di ruolo 123/2022)
Nomina provvisoria maggiori informazioni
Nomina provvisoria e giuramento dell'amministratore, in attesa della nomina definitiva
Udienza
Comparizione, previa notificazione, dei soggetti interessati maggiori informazioni davanti al Giudice Tutelare che completa la raccolta delle informazioni e accerta le condizioni del beneficiario
Nomina
Decreto di nomina dell'amministratore di sostegno contenente gli adempimenti e la durata dell'incarico
Giuramento
L'amministratore di sostegno nominato presta giuramento davanti al Giudice Tutelare
Cosa deve fare l'amministratore
A seguito del giuramento, l'amministratore di sostegno deve assolvere i compiti definiti dal Giudice Tutelare nel decreto: inventario del reddito e del patrimonio (qualora richiesto), attività ordinarie (es. relazione periodica e rendiconto),eventuali attività straordinarie che necessitano di apposita autorizzazione del Giudice Tutelare (es. vendita di immobile) e attività di chiusura (es. rendiconto finale).
Inventario
Qualora il Giudice lo richieda, l'amministratore deve presentare l'inventario del reddito e del patrimonio, documento che fotografa la situazione patrimoniale e reddituale del beneficiario al momento della nomina.
Attività ordinaria
Le attività ordinarie sono indicate dal Giudice Tutelare nel decreto di nomina (es. riscossione pensione, acquisto farmaci) e non richiedono ulteriore autorizzazione dello stesso. L'amministratore di sostegno deve presentare una relazione periodica delle attività svolte nell'interesse del beneficiario contenente:
la descrizione delle condizioni personali, sociali e psicofisiche del beneficiario
la situazione del patrimonio mobiliare e immobiliare del beneficiario alla data di presentazione della relazione
l'indicazione del dettaglio delle entrate e uscite, con relativo saldo.
La periodicità della relazione è indicata nel decreto di nomina.
Attività straordinaria
Le attività straordinarie richiedono specifica autorizzazione da parte del Giudice Tutelare, poiché non incluse nel decreto di nomina (es. iscrizione di un'ipoteca, compravendita di immobili).La richiesta di autorizzazione a compiere atti di straordinaria amministrazione deve contenere:
il motivo della richiesta
le attività straordinarie da autorizzare
Chiusura
Per chiudere l'Amministrazione di sostegno, l'amministratore deve presentare al Giudice Tutelare apposita richiesta di chiusura contenente informazioni riguardo il miglioramento delle condizioni (allegando certificato medico) o l'avvenuto decesso (allegando certificato di morte) del beneficiario. In ogni caso, l'amministratore dovrà presentare al Giudice Tutelare una relazione finale, relativa al periodo temporale intercorso dalla presentazione dell'ultima relazione periodica.
La domanda deve includere le seguenti informazioni:
Le generalità del richiedente
Le generalità del beneficiario e la sua dimora abituale
Le generalità del candidato a ricoprire il ruolo di amministratore di sostegno (può coincidere con il richiedente)
La descrizione delle condizioni psicofisiche del beneficiario
Le ragioni per cui si richiede la nomina dell'amministratore di sostegno
L'indicazione delle attività da svolgere nell'interesse del beneficiario (es. riscossione della pensione, pagamento dei canoni di affitto e degli stipendi a colf o badanti)
Le generalità dei familiari interessati (parenti entro il quarto grado e affini entro il secondo grado)
Con la Riforma Cartabia , ci sono stati importanti cambiamenti , scopriamo quali sono i punti più importanti della riforma:
Maggiore garanzia che l' amministratore agisca nell' interesse del beneficiario e non sia influenzato da interessi economici ( l' amministratore di sostegno infatti non può percepire alcun compenso per l' incarico, sarà il giudice tutelare a stabilire un indennizzo sulla base delle attività svolte) ,
Possibilità di opporsi alla nomina di un' amministratore di sostegno opponendosi al decreto di nomina utilizzando il reclamo come mezzo di impugnazione ( è importante il rispetto delle tempistiche previste per presentare il reclamo) art 739 del codice di procedura civile .
Limitazioni importanti riguardo ad esempio l' alienazione di beni, la costituzione di pegni e ipoteche ecc... assicurando la protezione del patrimonio della persona protetta e garantendo così che le decisioni siano prese nel migliore interesse.
L' implementazione di procedure più chiare e accessibili ( facilitato il percorso per ottenere e gestire l' amministratore di sostegno)
BUONE PRASSI NELLO SVOLGIMENTO DEL LAVORO DI AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO
svolgere i compiti assegnati dal Giudice Tutelare nel decreto di nomina. Il decreto di nomina deve essere quindi la bussola per lo svolgimento dell’incarico; non si deve venir meno ai compiti assegnati e allo stesso tempo non eccedervi, pena la possibile annullabilità degli atti compiuti eccedendo i limiti del decreto
svolgere l’incarico con diligenza: a questo proposito si suggerisce di pianificare e gestire l’impegno dell’Amministrazione di Sostegno in maniera puntuale, così da non presentarsi impreparati di fronte alle incombenze che si presenteranno;
presentare annualmente un rendiconto e una relazione sulle condizioni di vita della persona: nel decreto di nomina, il Giudice dispone come e quando riferire allo stesso circa l’attività svolta. Normalmente è previsto che l’A.d.S. riferisca ogni anno solare, sia con un rendiconto economico che con una relazione sulle condizioni di vita della persona stessa. Questi documenti sono da depositare in Cancelleria senza alcuna marca da bollo. A tal proposito, si suggerisce di conservare la documentazione giustificativa delle spese effettuate.
Il rapporto con il beneficiario
tenere conto dei bisogni e delle aspirazioni del beneficiario. Questo presuppone un costante ascolto del beneficiario e un impegno nella comprensione dei suoi bisogni e aspirazioni;
informare il beneficiario, per quanto possibile, circa gli atti da compiere.
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Come potrei supportarti nel caso tu stesso o un tuo familiare pensate sia necessaria la nomina di un' amministratore di sostegno?
Informarvi sul ruolo dell' Amministratore di sostegno supportandovi e accompagnandovi durante l' iter di avvio dell' istanza dando assistenza sugli aspetti amministrativi, consulenza, approfondimento, chiarificazione e formazione sul tema della tutela e dell’Amministrazione di Sostegno;
Lavorando direttamente ed insieme con gli Amministratori di Sostegno una volta nominati, ed i loro amministrati, la collaborazione tra l’ADS e le istituzioni, infatti, è fondamentale. Il suo ruolo è proprio quello di facilitare e favorire l’attivazione dei servizi necessari alla persona per il suo benessere, la sua protezione e la sua tutela, aiutandola per gli aspetti sanitari, di amministrazione dei beni e per l’aspetto amministrativo – burocratico, che nel corso degli anni sta diventando sempre più complesso.
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